Una telefonata al servizio clienti.

sabato 27 marzo 2010
Lav: Pronto, salve.
Ser:Salve, desidera?
Lav: Senta, la chiamo per quel cuore che ho mandato in riparazione da voi qualche mese fa. E' pronto?
Ser: Mi faccia controllare.. No, mi sembra di no. Le serve a breve?
Lav: No, guardi, non che io lo usi molto. Era tanto per, si insomma, averlo casomai.
Ser: Guardi signorina, mi segnalano che ci sono stati dei problemi. Il suo è un modello molto vecchio e pare fosse in pessime condizioni: stiamo cercando i ricambi originali ma è molto difficile averli.
Lav: E quanto pensa che ci metterete?
Ser:Difficile a dirsi. Potrebbe essere una cosa lunga. Ma le faremo sapere.
Lav: Non è che posso averne uno in sostituzione magari?
Ser: Vorremmo poterla aiutare ma sfortunatamente non ne abbiamo disponibili in questo momento... ci dispiace.
Lav: Ah. Beh. Allora aspetterò. Grazie.
Ser: Si figuri.

E' primavera; svegliatevi, agenzie!

mercoledì 24 marzo 2010
E' primavera.
Beh, ecco. Qualcuno poteva anche avvertirmi, insomma.
Cioè, questa cosa. Io non capisco.
Perchè devo essere sempre l'ultima a sapere le cose?
Mah.
Del futuro delle agenzie si parla già da un po' però: beccatevi questo.

Un'agenzia della Madonna!

giovedì 11 marzo 2010
Dall'alto dei cieli mi segnalano questa campagna qui. Made in  Poland, con la santa benedizione di Beata Publicis.
Simpatica, divertente, un bellissimo esempio di come si può approcciare il no-profit senza scadere nel sentimentale, nel banale o nell'emozionale.
In più, mi segnalano sempre dall'alto dei cieli, un'ennesima dimostrazione del fatto che ogni creativo dovrebbe prendere dal famoso cassetto tutte le idee che gli vengono dopo le 4 del mattino, birra in mano, e farle uscire. SUBITO!
La festa è finita, andate in pace.
Se invece avete bisogno di un'assoluzione più corposa, andate qui. 

Quando il gatto non c'è, i tosti ballano.

mercoledì 10 marzo 2010
Non si nasce imparati, e questa è una sicurezza.
Ma è anche vero che non tutto si può imparare. A cucinare, con un po' d'impegno (che io evidentemente non ci metto, e me ne vanto) si può imparare. A suonare il pianoforte si può imparare. A parlare l'inglese, il francese, il balenese si può imparare.
A ballare no. Ballerini o si nasce, o si nasce. Non è che col tempo le cose migliorino. Ma c'è una speranza anche per chi, come me, soffre di discinesi patologica (o anarchia corporale dissociata, che dir si voglia: ogni parte del corpo va dove cazzo gli pare senza che le altre se ne curino minimamente): si può comunque fare bella figura imitando i grandi ballerini del passato.
Per quanto mi riguarda, amo stupire gli amici con una Combo ispirata dalle movenze dei più bei video e dei più grandi idoli di tutti i tempi.
Apro con una perfetta imitazione di Axl Rose: gioco di gambe e movimento laterale del bacino, cercando di andare a tempo. Proseguo con un tributo a Ian Curtis, momento topico: busto rigido, movimenti sincopati di spalle e braccia, sguardo perso nel vuoto (quello mi viene  piuttosto naturale). Se ci riesco, cerco di farci entrare anche uno pseudo attacco epilettico. Concludo in bellezza con una corsetta avanti e indietro ripresa dal video dei Daft Punk "Around The World", sentendomi un po' zombie e un po' ballerina, a seconda dei casi.Gran finale a piacere: dimeno la testa senza criterio ma con criniera, sperando di beccare qualcuno dritto in faccia.
Il risultato non è un granché, ma potrete sempre contare sulla clamorosa sbornia dei vostri amici e degli astanti, che nei giorni a seguire continueranno a chiedersi se l'avete fatto veramente o era solo un'allucinazione (se sono buoni amici), oppure vi chiederanno di ripetere la performance a ogni occasione utile (se sono i miei amici).