Dilemmi atroci.

venerdì 20 novembre 2009
Siamo quasi alla fine dell'anno.
Cosa significa questo? Significa che mancano solo due anni alla fine del mondo. Ma questo non è poi così importante, anche perchè la risposta a tutte le paure che possono sorgere in merito è qui:



Significa soprattutto che è il momento di stilare la classifica degli album più belli del 2009, che è stato un anno proficuo e delizioso almeno quanto il 2006: un'esplosione di dischi uno più bello dell'altro, di band indimenticabili, un pluriorgasmo per le orecchie. Mi riferisco nella fattispecie a quell'estate famosa in cui non si sapeva se cominciare la giornata con Franz Ferdinand (You could have it so much better), Strokes (First Impressions of Earth), Arctic Monkeys (Whatever people say I am) o tanti altri. Ed erano tanti davvero.
Tre anni dopo, tre grandi ritorni. Meno per i Franz Ferdinand, il cui Tonight ci ha poco entusiasmati. Ma si sa, i Franz Ferdinand sono animaletti da palcoscenico; subordiniamo l'album alla qualità dell'esibizione. Tornano invece gli Arctic Monkeys (aggiungo, finalmente), con un disco denso come la polvere del deserto, che metto subito nella top 3, e Julian Casablancas (che sembra stare imparando a cantare) con Phrazes For the Young. Julian è sempre Julian; non si tocca.
Sono esplosi i Gossip, sono esplosi gli Yeah Yeah Yeahs, il cui It's Blitz va al terzo posto nella mia classifica personale; una bolla indie femminile in espansione, con esponenti come La Roux e le Sahara Hotnights nascoste in fila dietro le stelle; anche le donne se la cavano piuttosto bene ultimamente, e anche Abnormally attracted to sin di Tori Amos è un disco da avere.
Tornano anche gli Editors e tornano tanti altri, in verità, ma più che altro sono tanti quelli che se ne vanno: Jacko (addio) e soprattutto, si sciolgono gli Oasis il giorno prima del concerto a Milano. La separazione dei fratelli Gallagher è un pugno allo stomaco. Peggio di un divorzio di genitori. Mi sembra di sbandare. Disbanded, nel vero senso della parola (per una favolosa definizione del termine "disbanded", ma anche per un'ottimo blog, pubblicitariamente parlando o no, date un'occhiata qui). Nessuno sembra accorgersi, almeno momentaneamente) di quella band che, finalmente, può ambire al titolo di migliore rock band inglese attualmente esistente, dopo averlo predetto anni e anni orsono. Ed è per questo che, premiando il disco ma soprattutto la caparbietà, io metto loro al primo posto: i Kasabian.
West Ryder Pauper Lunatic System disco del 2009. Così ho deciso.
Per altri pareri, o per opinioni decisamente più accreditate, guardate qui (ne vale comunque la pena).

Anche se tanto, al prossimo viaggio saranno ancora i soliti dischi a girare nell'autoradio: Happy Mondays, Joy Division, New Order, Stone Roses. I grandi classici sono sempre i primi in classifica.

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