Se il buongiorno si vede dal mattino.

venerdì 6 novembre 2009
Molti mi chiedono come siano le mie giornate. Si chiedono soprattutto se io mi svegli veramente così, sorridente e fiduciosa, spavalda e pronta ad affrontare il mondo in qualsiasi sua forma. La risposta a queste domande è drammaticamente NO. La mattina io odio tutti. L'unica cosa che mi dà più fastidio delle bambole per ventriloqui sono le persone che si svegliano di buon umore la mattina, e magari cercano di interagire con me.
La mattina è il momento più brutto di ogni mia giornata, e ve lo dimostrerò con una deliziosa scaletta delle mie attività quotidiane.
7.23: Spalanco gli occhi sobbalzando. Ogni giorno alla stessa ora. Temendo che siano le undici e la sveglia non sia suonata. Bestemmia n°1, mi volto e torno a dormire.
8.20: Suona la sveglia. Snooze.
8.25: Suona la sveglia. Snooze.
8.30: Suona la sveglia. Snooze.
8.35: Suona la sveglia. Snooze. Mugugno non identificato.
8.40: Suona la sveglia. Apro gli occhi. Snooze. Altro mugugno.
8.45: Suona la sveglia. Apro gli occhi. Bestemmia n°2. Mugugno n°3.
8.50: Spalanco gli occhi in preda al terrore e urlo diperata: Perchè la sveglia non ha suonato? Mi lancio fuori dalle lenzuola a una velocità tale che si ripiegano automaticamente sul vuoto lasciato dal mio corpo assente e corro in bagno. Il bagno è occupato. Bestemmia n°3.
8.51 - 8.57: Abluzioni sparse. Le altre coinquiline entrano ed escono dal bagno chiedendomi se va tutto bene, mentre cerco di limarmi le unghie con lo spazzolino o di pettinarmi con l'asciugamano.

8.57 - 8.59: Infilo un calzino rosa, uno rosso, un paio di mutande tye and dye (effetti delle lavatrici multicolor) e qualsiasi cosa appaia sul picco della montagna di vestiti che vive e si riproduce a fianco del mio letto, mentre con l'altra mano mi spalmo il fondotinta sui capelli e passo il kajal nei buchi del naso tentando di beccare l'occhio. Rinuncio a mettere le lenti a contatto, le palpebre non sono reattive. La moka miracolosamente non è esplosa ma ha prodotto una brodaglia che sorseggio davanti alle finestre ammirando estasiata il traffico mattutino.
9.00: Uscita a razzo da casa.
9.01: Rientro in casa, ho dimenticato le chiavi della bici.
9.02: Esco di casa.
9.03: Rientro in casa, ho dimenticato gli occhiali da vista.
9.04: Esco di casa.
9.95: Rientro in casa, ho dimenticato le chiavi di casa.
9.07: Saluto il portiere e facendolo il piede destro scivola dal pedale della bici causandomi un'esperienza paranormale di premorte. Mi accendo la prima sigaretta per riprendermi dal trauma. Del risveglio, non della premorte.
9.09: Mentre pedalo mi rendo conto che ho dimenticato il cellulare a casa. Ma non tornerò indietro.
9.17: Perdo un'eternità a capire come si slega e come si rilega questa stupida catena della bici.
9.19: Qualcuno mi aiuta mosso a compassione.
9.20: Entro in ufficio sorridendo di un sorriso ebete e facendo finta di non essere in ritardo, nè di essere sveglia da soli 30 minuti.
9.21: Qualcuno mi chiede se mi sono vestita al buio o se ho provato a pettinarmi con le bombe a a mano. Mi guardo allo specchio e penso che potrei tranquillamente finire sul blog di The Sartorialist per l'originalità, se solo fossi in grado di abbinare i colori in modo da evitare l'effetto pugno nell'occhio. Rispondo con lo stesso sorriso ebete e vado avanti.
9.22: Caffè n°1.
9.23: Sguardo al progress.
9.24: Caffè n°2.
9.25: Sigaretta.
9.30: La giornata comincia. Io ancora no.

Una sola avvertenza: non cercate di farlo a casa vostra. Mi ci sono voluti anni e anni di allenamento per ottenere questa allegra trafila da stuntman; se affrontato senza le dovute precauzioni, potrebbe risultarvi fatale. Beware.

0 reazioni inconsulte:

Posta un commento