Quando il gatto non c'è, i tosti ballano.

mercoledì 10 marzo 2010
Non si nasce imparati, e questa è una sicurezza.
Ma è anche vero che non tutto si può imparare. A cucinare, con un po' d'impegno (che io evidentemente non ci metto, e me ne vanto) si può imparare. A suonare il pianoforte si può imparare. A parlare l'inglese, il francese, il balenese si può imparare.
A ballare no. Ballerini o si nasce, o si nasce. Non è che col tempo le cose migliorino. Ma c'è una speranza anche per chi, come me, soffre di discinesi patologica (o anarchia corporale dissociata, che dir si voglia: ogni parte del corpo va dove cazzo gli pare senza che le altre se ne curino minimamente): si può comunque fare bella figura imitando i grandi ballerini del passato.
Per quanto mi riguarda, amo stupire gli amici con una Combo ispirata dalle movenze dei più bei video e dei più grandi idoli di tutti i tempi.
Apro con una perfetta imitazione di Axl Rose: gioco di gambe e movimento laterale del bacino, cercando di andare a tempo. Proseguo con un tributo a Ian Curtis, momento topico: busto rigido, movimenti sincopati di spalle e braccia, sguardo perso nel vuoto (quello mi viene  piuttosto naturale). Se ci riesco, cerco di farci entrare anche uno pseudo attacco epilettico. Concludo in bellezza con una corsetta avanti e indietro ripresa dal video dei Daft Punk "Around The World", sentendomi un po' zombie e un po' ballerina, a seconda dei casi.Gran finale a piacere: dimeno la testa senza criterio ma con criniera, sperando di beccare qualcuno dritto in faccia.
Il risultato non è un granché, ma potrete sempre contare sulla clamorosa sbornia dei vostri amici e degli astanti, che nei giorni a seguire continueranno a chiedersi se l'avete fatto veramente o era solo un'allucinazione (se sono buoni amici), oppure vi chiederanno di ripetere la performance a ogni occasione utile (se sono i miei amici).

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