Ricette sbagliate n°3: mattonella svedese.

martedì 30 novembre 2010
L'avete fatto di nuovo.
Siete andati all'IKEA.
E nella moltitudine immensa di cuscini, coperte fucsia, asciugamani verde mela, appoggiatesta, appoggiacomputer, appoggiagomiti, pelouche a forma di elefante, di farfalla, di orecchio e coniglietto, palle di Natale, palle di pelo, librerie Billa (non bisogna mai lasciarsele scappare), trapani e quant'altro, avete visto la cassa.
L'avete raggiunta.
L'avete superata.
E siete entrati nella mitica bottega svedese.
Il luogo incantato.

Ecco, giunti  questo punto, per favore, cercate di concentrarvi.
Dovete trovare una confezione sui toni del rosso e del bianco, a forma di cartone del latte. Acquistarla.
Uscire. E via, siete pronti per una nuova apocalisse gastronomica.
Il contenuto di quel favoloso brik altro non è che una miscela di farine integrali la cui principale è la segale. Le altre non le so, informatevi da soli perchè io preferisco non sapere.
Tutto quello che dovete fare, a questo punto, è preparare la nostra fantastica ricetta.

RICETTA N°3: Mattonella svedese.
rovesciare il miscuglio in un'ampia ciotola, e mescolare aggiungendo acqua fino a formare un composto grumoso e dal colore poco invitante. Dopodichè, accorgervi con orrore che non possedete né carta da forno, né burro per imburrare la teglia che non avete trovato: eh si, perchè manco quella c'avete in casa.
Quindi prendete quella cosa argentata a forma di cosa argentata che vi capita tra le mani e la cospargete in lungo e in largo degli avanzi di strutto che trovate nel frigo. (Precisazione obbligatoria: il vostro frigo potrà essere vuoto quanto volete, ma mai e poi mai deve mancare un panetto di strutto. MAI. Mia nonna si rivolterebbe nella tomba se ciò accadesse).
Su questa cosa sberluccicante voi versate l'impasto, infornate il tutto e ve ne andate a farvi i fatti vostri per un'ora.
Tornate in cucina pimpanti e assaporate il delizioso profumino che si è sparso ovunque. Eh già. Fare il pane in casa è una goduria. Avvicinatevi circospetti al forno ed estraetene con estrema cautela una mattonella del peso specifico di un bimbo di 3 anni dall'invitante color piccione morto/moribondo.
Poi provate a sbatterla contro il muro.
Ancora.
Ancora.
Ancora.
Visto? Pane indistruttibile. E' buonissimo e morbidissimo, ma per scoprirlo dovrete riuscire a distruggere la crosta marmorea che lo strutto a contatto con la segale gli avrà formato tutto intorno.
Mal che vada potete usarlo come centrotavola.

RISULTATI OTTENUTI FINORA:
Delirium tremens causato dalla sovraesposizione delle narici al profumino di pane appena sfornato, escoriazioni varie, buchi sui muri, lacime amare.
Se riuscite ad addentarlo: pesantezza esistenziale, masticazione perenne, sonnolenza.
Morti sopraggiunte: finora nessuna.
Fin qui, tutto bene.

2 reazioni inconsulte:

Unknown ha detto...

Mi devi invitare a cena. Sono per il masochismo gastronomico.

Lav ha detto...

Cos'hai fatto di così cattivo per meritartelo?

Posta un commento