Provincia-Milano: un viaggio lungo una canzone.

venerdì 24 luglio 2009
Ho deciso di tentare la strada Milanese in una torrida notte. Milanese, per l'appunto.
A un certo punto, relativamente presto, il copy giunge a un bivio: o si accontenta di fare gli annunci per i Centri Commerciali della sua provincia dorata, navigando felicemente tra i suoi amatissimi giochi di parole, o tenta la strada della gloria. O perlomeno, della professionalità.
Personalmente ho aspettato di avere una certa confidenza nele mie capacità, o perlomeno nelle mie basi, prima di tentare il salto. Perché bisogna saper riconoscere il momento giusto, senza forzare le grosse trasformazioni.

Insomma, dopo un paio di anni di copywriting in una piccola/piccolissima agenzia di provincia me ne stavo scorrazzando per Milano a bordo di una decappottabile con un amico giocando al gioco del "se fossi" (se io fossi Mallory Knox adesso uccideremmo qualcuno-ma tu sei Mallory Knox-ah già mi ero dimenticata) quando, all'improvviso, dallo stereo è uscita una canzone. Come se l'avesse sputata. Di quelle canzoni che ti fanno pensare, ehi, sta per succedere qualcosa. Qualcosa di grosso.
Così ho guardato il mio amico e ho pensato: Magari sto per innamorarmi. Poi ci ho pensato bene, e ho scartato l'idea.
Ho guardato la macchina e ho pensato: Forse stiamo per morire, poi mi sono toccata una tetta e ho scartato l'idea.
Ho guardato la mia immagine nello specchietto retrovisore e ho pensato: Forse sto per vomitare, poi ho realizzato che non ci sarebbe stato niente di minimamente grandioso.
Poi ho guardato Milano e ho pensato che forse stavo per venirci a vivere.

Tre mesi dopo varcavo guardinga e sospettosa la soglia dell'Agenzia che mi aveva scelto, conoscevo le mie prime coinquiline e respiravo, finalmente e per la prima volta, quell'aria torbida e affascinante di fermento e insieme di stantìo che avvolge il magico mondo dell'advertising, e mi rendevo conto, come già supponevo, di avere ancora molto da imparare.
Tre mesi dopo erano praticamente tre settimane fa.

E' che non riesco a smettere di pensare che secondo me non è una coincidenza, il fatto che quella sera, quella canzone fosse suonata da un gruppo che si chiama Cut Copy.

0 reazioni inconsulte:

Posta un commento